giovedì 3 luglio 2014

Dove ondeggiano gigli e narcisi

In un trafiletto di psicologia spiccia, poteva essere un Focus o una rivista a caso letta qualche anno fa, avevo trovato un'interpretazione del perché sia così ricorrente il sogno che ci ripropone l'esame di maturità: sarebbe il nostro modo non conscio né richiesto di ricordarci, magari durante un periodo particolarmente ansioso, di come già una volta ci sia capitato di superare una prova impegnativa. Una sorta di ce l'hai fatta anche allora, ti ricordi? Non te ne ricordi? Ok, ne prendo atto, stanotte te lo faccio ricordare io. Tutte decisioni prese unilateralmente dal nostro io "altro", che a noi piaccia o meno. Sempre a voler credere al trafiletto in questione.
Anche accettando di ipotizzare che sia davvero questa la ragione che giustificherebbe un sogno così antipatico, resta da spiegare quale sia il motivo per farmi sognare così di frequente treni o aerei che dovrei prendere ma che puntualmente non raggiungo; o ancora che scopo ci sia nel farmi sognare persone che non esistono.
La mia amica Saggia, stasera, mi ha fatto involontariamente notare che da settimane, peggio, ormai da mesi, vado sempre in giro con il labbro sporco di dentifricio. Sempre. Oppure, oltre al dentifricio, con la maglia rovescia. Che poi sono tutte la stessa cosa. E che si vede anche se ci parliamo al telefono, o se ci scambiamo due messaggi al volo in chat.
Credo che sia per i sogni che faccio. Ma lei ha provato a svegliarmi.

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