mercoledì 25 giugno 2014

The best slow dancer in the universe

Venni sorpresa mentre stavo apparentemente contando i pesci rossi in una fontana dall'acqua insolitamente limpida. Dubitando che il mio interesse fosse rivolto agli innocui pescetti, mi chiesero cosa stessi facendo.
"Che tempismo impeccabile, desideravo tanto che me lo chiedeste! Cosa sto facendo... Era da molto che qualcuno non mi rivolgeva questa domanda, probabilmente da quando mia madre entrava nella mia camera da letto preoccupata per il troppo silenzio evidentemente minaccioso. Ma avevo dieci anni. Cosa sto facendo adesso... Sto cercando di conoscerlo, il mio volto. Lo sto squadrando con attenzione. Se vi dicessi che penso che quel volto riflesso nell'acqua sia il mio mi ridereste in faccia, vero? Chiunque mi guarderebbe con il fastidio con cui si accolgono le osservazioni troppo ovvie. Ma aspettate, io intendo dire un'altra cosa. Non voglio dire che il mio volto sia quello che sento quando mi tocco una guancia con la mano, e che quello che vedo nell'acqua sia il mio riflesso. Quello che intendo davvero è che io sono quel riflesso.
Voi...Vi ho visti guardarvi nella vasca della fontana... Voi mi capite, vero?"

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