giovedì 29 giugno 2017

Chiamano pioggia

Com'era giusta, stasera, la pioggia.

La siccità, certo, e la polvere.
Le piante e i campi stremati, e i fiumi assetati, e tutto quanto fosse avido di vita la aspettava.
Alla finestra, mi sono accorta che anche io la aspettavo. E che non mi importava di chi stesse camminando con i sandali, né di chi avesse lasciato il bucato steso sul terrazzo. Non mi importava.
Doveva cadere, e doveva farlo con violenza estiva.

Cadeva, con giustizia, e le cose riprendevano vita.



mercoledì 7 giugno 2017

Silenzio

"C'entra senz'altro ciò di cui lei mi parla, questo aver sostituito il bisogno con il desiderio. Ma c'è dell'altro, credo. C'è che da sempre ci viene detto che ci vuole tempo per metabolizzare un dolore, per accettare una perdita, ma in questo prepararsi a ciò che ci sia di negativo si rischia di arrivare impreparati ad affrontare la gioia, quella inaspettata, impreparati, e smarriti, e badi che è uno smarrimento splendido, da non volerne più sapere di trovare la strada di casa.
Per vivere questo smarrimento ricorro al silenzio. Silenzio di vento, di verde".