lunedì 10 agosto 2020

Vi sento molto bene

Ah, gli occhi. Fantastici nel funzionare ma soprattutto nel non funzionare: vogliamo non vedere qualcosa che non ci piace? Et voilà, basta chiuderli. In senso fisico, eh, niente discussioni sui grandi temi della fame nel mondo, mi limito all'infermiera mentre mi buca il braccio per il prelievo, alla scena splatter che è un po' troppo splatter, al tizio molliccio che si china a raccogliere qualcosa da terra ma evidentemente indossa dei pantaloni a vita incautamente bassissima. Basta chiuderli (gli occhi dico, non i pantaloni, quelli stanno per esplodere) o, in caso, girarsi dall'altra parte.

Perché gli orecchi non sono così, santo cielo, perché? Si potrebbe pensare, non a torto, che questa disperata e struggente domanda, da pronunciare con le mani rigorosamente rivolete al cielo, nasca dall'ennesimo pomeriggio funestato dal casino dei vicini del piano di sopra. Si potrebbe nondimeno immaginare che la sottoscritta sogni un condominio senza bambini. Eh no, non è questo. Il pargolo dell'altra famiglia è come non esistesse, il problema non sono i marmocchi, sarebbe troppo semplice. Si potrebbe pertanto dedurre che la sottoscritta sogni un condominio senza inquilini inutilmente rumorosi, che per buttare il vetro non abbiano la bizzarra abitudine di lanciare ogni singolo pezzo nel bidone (facciamolo fare ai bambini, magari, che si divertono), per esempio, che non ascoltino musica latinoamericana a volumi improponibili (in quest'ultima frase si può scegliere di eliminare, alternativamente, "latinoamericana" o "a volumi improponibili"), che... Si potrebbe concludere che una soluzione tutto sommato ovvia sarebbe rappresentata dalla casa indipendente, ma le cose non sono così semplici (perché le cose non sono mai così semplici? Immagino sia la regola fondamentale di quel contratto unilaterale che è l'esistere (sospiro...)), perché sicuro ti capita il vicino che ha N cani, o anche uno solo, ma quel cane sarà inevitabilmente il cane più stupido della storia, e abbaierà tantissimo e inopinatamente, alla luna, alla vita, a ciascun gatto che passi nel raggio di qualche chilometro, a ogni macchina furgone scooter motorino bicicletta pedone di cui senta anche solo vagamente la lontana presenza.

Signora mia, sto proprio diventando vecchia.