lunedì 14 luglio 2014

Al canto della civetta

Anni fa, parecchi a volerli quantificare, ma perché ricorrere sempre a numeri?, anni fa ascoltai una canzone nel cui titolo compariva la parola mummers. Nella mia pigra ignoranza non mi balenò neanche da lontano l'idea che la parola in questione potesse essere tradotta con qualcos'altro rispetto al significato che inconsciamente le avevo associato. Mummia. Chissà perché, per me mummer significava mummia. In seguito Lamarta ebbe modo di prendermi in giro con soddisfazione, per l'errore. In effetti La danza delle mummie avrebbe potuto farmi venire qualche dubbio: si sarebbe dovuto trattare di una ben macabra danza. Ovviamente, e come poteva essere altrimenti?, l'errore era mio, e a danzare era una sorta di maschere. Non pagliacci, sia chiaro, ma nemmeno mummie, va da sé. Delle maschere, piuttosto, ma maschere buone, che portano fiori da appendere alle porte all'arrivo della primavera. Non mummie, certo.



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