domenica 20 maggio 2012

Baby, don't shiver now, why do you shiver now?

Non amo scrivere di cose successe di recente che riguardino una cerchia di persone più larga di quella che comprende la sottoscritta e basta. Il motivo è che sono già in tanti a scrivere male cose brutte sugli eventi più o meno grandi che non vedo perché ingrossare le fila di costoro.
Tuttavia la notte scorsa mi sono svegliata di colpo a causa della scossa di terremoto più violenta che io abbia mai sentito. Mia mamma è corsa in camera mia (?) terrorizzata, quindi che altro fare se non cercare di tranquillizzarla e dirle che va tutto bene? E in quel momento pensavo a cosa sarebbe successo vent'anni fa, con me che corro terrorizzata in camera sua e lei che probabilmente mi dice che va tutto bene e mi tranquillizza. Che simpatico gioco delle parti.

Sipario.

La mattina dopo mi alzo, scendo e la trovo in cucina. Sapevo che l'argomento non avrebbe potuto che essere quello, ero già pronta. Però un pregio indiscusso di mia mamma consiste nell'autogestirsi le conversazioni: se è lei a porre una domanda, non significa affatto che stia aspettandosi una risposta, sicché si può continuare ad annuire distrattamente, e lei dopo un risibile intervallo di silenzio riprenderà il proprio flusso di pensieri a voce alta.
Ecco, anche questa volta avrei potuto lasciare che le cose prendessero questa comoda piega, se non che mi sono dimenticata che lei è un interlocutore sui generis, che non necessita di interloquire propriamente, quindi in un primo momento ho provato a risponderle.

Lei: Certo che questo genere di cose fanno davvero pensare...
Io: ...al fatto che siamo polvere? Sì beh...
Lei: ...alle ante dell'armadio. Mi sono resa conto che
Io, pensando: Le ante dell'armadio? Dunque, La ginestra di Leopardi... L'impermanenza del tutto... Non ricordo cose riguardanti le ante degli armadi. A cosa starà riferendosi? 
Lei: ...ci cadrebbe tutto addosso. Bisogna pensare a...
Io, pensando: Ah ecco, sta parlando delle ante fisiche degli armadi fisici.
Lei: ...per bloccarle o fissarle.
Io: Mamma? Scusa, credi davvero che un po' di vestiti e...
Lei: Oppure eliminare gli armadi.
Io: Sì. Prima recupero il libro dei Canti di Giacomo.

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