sabato 29 novembre 2014

Le piccole oscillazioni del pendolare

Le studiarono, tra gli altri, Huygens e Galileo, tanto per inquadrare l'importanza delle piccole oscillazioni di un pendolo, e di tutti i fenomeni che le accompagnano. E io me li vedo, questi parrucconi secenteschi (sia detto con rispetto, ammirazione e bordate di invidia), che osservano il povero pendolo che non solo non ha requie e non può decidere a che tratto dell'escursione appartenere di più, ma non può nemmeno avere la soddisfazione di farsi un bel giro adrenalinico.
Solo. Piccole. Sfibranti. Oscillazioni.
Come un, per l'appunto, pendolare che si muova tra due regioni distanti, sì, ma non troppo, non oltre quel limite che gli farebbe decidere di spostarsi in una delle due zone tra le quali continuerà invece a fare la spola. Come qualcuno che stia a volte un po' bene, altre volte un po' male, ma non troppo, non oltre quel limite che gli farebbe decidere di assestarsi in modo definitivo in una delle due condizioni tra le quali continuerà invece a fare la spola.

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