domenica 9 novembre 2014

Do not go beyond the line, please

Salgo in treno un po' di corsa, sono in ritardo, ormai i posti sono quasi tutti occupati. Ne vedo uno libero in fondo e mi ci siedo senza troppi complimenti, e senza far caso alle facce di chi è seduto lì attorno. Mentre mi tolgo gli occhiali da sole e prendo il libro dalla borsa, la ragazza di fronte a me alza lo sguardo dal proprio, di libro. Mi accorgo che è Lisa. Non siamo amiche, solo ci conosciamo di sfuggita, quattro chiacchiere al volo quando ci si trova per caso. Anche tu qui, da quanto tempo, come stai?, e tu?, una corsa, appena in tempo, cosa leggi?, non conosco, un po' impegnativo, tu invece?, ah interessante, bello, me lo segno, ne ho tanti in lista, a chi lo dici.
Fine.
Lei riprende a leggere. Io la imito. A pochi minuti dalla nostra fermata (scendiamo alla stessa stazione) ciascuna chiude il proprio libro e riprende coscienza della realtà. E il lavoro nuovo?, bene, più tempo libero, un'altra vita, vuoi un passaggio a casa?, grazie, ho la macchina qui dietro, stammi bene, anche tu.
Amo la rassicurante presenza delle persone che non ci tengono a voler a tutti i costi oltrepassare la soglia della conoscenza superficiale.

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