domenica 20 ottobre 2013

Una chiamata (senza risposta) dal Cielo

Tempo fa trovai sul cellulare una chiamata persa effettuata da un numero sconosciuto, italiano, con il prefisso di Milano. Richiamo?, non richiamo?, il mio essere sospettosa mi suggerì di provare a cercare in internet, nella speranza di trovare di chi potesse trattarsi. Così in men che non si dica mi ritrovai catapultata in uno degli N forum on line, in cui un tizio, tale Alberto, metteva tutti sul chi va là avvisando che quello non era che il numero di Sky. Insomma, pubblicità. Insomma, Dio ce ne scampi.
Il giorno successivo, altra chiamata. Una. Poi un'altra. Poi un'altra ancora. Con facile pervicacia e un lieve senso di soddisfazione mi ostinai a non rispondere, ma poi subentrò il dubbio, che da manuale è cosa sana e sintomo di intelligenza, però a volte è anche fonte di scocciature altrimenti evitabili. Insomma, cominciai a pensare che via, siamo sicuri che quel forum fosse davvero affidabile? Chi è poi questo Alberto? E se magari questi che mi cercano fossero i tizi dell'ENEL che vogliono solo sapere se sono ancora viva perché altrimenti, tanto vale, loro staccano tutto? E se fosse il notaio di uno sconosciuto parente meneghino che mi informa che il caro estinto mi ha lasciato in eredità la sua collezione di puzzle da fare? Per farla breve, alla chiamata successiva, come una moderna Gertrude, sciaguratamente risposi.
La vita a volte è imprevedibile. Altre volte no. Quella volta non lo fu: all'altro capo della linea c'era la signorina Monica di Sky, la quale venne da me liquidata con modi educati ma solerti e rapidi.
Fine della storia? Giammai! Benché avessi spiegato alla gentile Monica che non ho la televisione (No, vede, non è solo che non mi interessa Sky, è proprio che non ho la tv. Non posseggo.), le chiamate ripresero inesorabili a tutte le ore del giorno. Anche sette volte in un giorno. Sette. Come i nani, i re di Roma, le note e un sacco di altre cose. Sette. E quindi, all'ennesima, mi preparai con un paio di respiri diaframmatici durante i primi tre squilli, dopodiché andai.

Io: No, allora, senta, buongiorno, qui c'è un problema...
X: Signora, parla con me?
Io: Sì, salve, parlo con lei. Vede, io lavoro in ospedale (ok, mezza (tre quarti, via...) bugia, ma a fin di bene (il mio), quindi si può n.d.a.) e mi trovo a ricevere telefonate da voi anche in momenti sinceramente inopportuni. Ora, vi ho già detto che non ho e non voglio Sky, non ho la tv, insomma, io mi metto nei suoi panni e lo so che lei si sente insultare probabilmente tutto il giorno e le assicuro che ha tutta la mia solidarietà, però dato che la situazione è questa, le chiedo: è possibile che mi togliate dalle vostre liste?
X: Guardi, signora, io cerco di fare il possibile, ma sa perché? Perché io vorrei che ci fossero persone gentili come lei. Lei è scocciata, ma gentile.

Scocciata ma gentile? Maledizione, meno male che la telefonata è finita lì con un paio di saluti (ovviamente gentili). Dico Maledizione perché mi sa che avrei ceduto. Scocciata ma gentile... Mi sarei potuta commuovere, per questi due aggettivi, e mi sarei anche potuta trovare a firmare il contratto Premium + Calcio + Cinema + Prime Visioni + Serie televisive Deluxe ad un prezzo particolarmente svantaggioso.
Inguaribile narcisa.
Comunque non hanno più chiamato.

1 commento:

stefi ha detto...

bwhahahahahahahaha :-D