mercoledì 4 gennaio 2012

Con un poco di zucchero.

In questi giorni di vacanza natalizia sono venuta a passiva conoscenza del fatto che attorno a mezzogiorno, su rai3, si susseguono il programma di Corrado Augias e un qualche documentario targato Geo&Geo. Il primo in genere approfondisce in modo molto molto colto un argomento a caso che spazia tra lo storico, l'artistico, il religioso, il letterario etc etc. Il secondo non ho ben capito che filo segua (forse il fatto di averne visti solo due quarti di puntate, nel senso di un quarto oggi e un quarto due giorni fa, non aiuta), fatto sta che oggi l'argomento era come viene fatto il presepe in un certo paesino del centro Italia. Devo poi essermi distratta un attimo, fatto sta che mi sono ritrovata che si stava descrivendo come la signora Ave prepara il croccante, assieme ad altre quattro signore che armate di abbondante perizia e di parimenti significativa dose di flemma si mettono ai fornelli e creano dolci e dolcetti. La voce fuori campo che descrive il tutto è abbastanza straniante, diciamo che mi richiama quella che potrebbe essere la voce di una persona che si sia appena svegliata da un 15 ore di anestesia totale. Questa stessa voce oggi insisteva molto sul fatto che il croccante sia un dolce dall'origine incerta, ma che ancora oggi viene fatto con prodotti naturali: mandorle e zucchero. Il tutto mentre la buona signora Ave e colleghe rimestavano pentoloni di zucchero bianco. Forse la voce fuori campo, nelle lunghe ore di anestesia, si è persa il dettaglio che lo zucchero bianco è il prodotto finale di una serie di trasformazioni industriali che usano sostanze chimiche altamente tossiche, e che delle povere canna o barbabietola da zucchero poco rimane. Tant'è.
Dicevo, l'argomento principale del giorno, o quantomeno il titolo, riguardava i presepi. Non so di preciso di cosa avesse parlato Augias immediatamente prima, nel proprio programma. Suppongo di qualcosa legato al Terzo Reich. Perché questa conclusione? Per un simpatico dialogo (o per la somma di due monologhi, non saprei quale definizione sia più adatta) svoltosi a casa.
Sono appena entrata in cucina, i miei stanno pranzando e nel mentre guardano la tv. Sigla di chiusura del programma di Augias. Inizio del documentario sui presepi.
Silenzio.
Dal nulla, mio papà: "Beh, d'altronde si sapeva bene che Rommel l'hanno nobilitato gli Inglesi. Lo chiamavano la Volpe del Deserto per darsi un tono, ma era un pessimo generale!".
Silenzio.
Mia mamma: "Mah, ti dirò, a me i presepi sempre allestiti, quelli che poi si tengono lì tutto l'anno, non piacciono granché. Insomma, è luglio e ti trovi il presepe".

Ero tentata dall'uscirmene con un: "Cosa cosa? Hanno messo le volpi nel presepe? Ah, questi Inglesi...", ma ho desistito.

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