martedì 20 dicembre 2016

L'empatia a coda

Non lo so mica se la responsabilità vada attribuita a Chi ha incastrato Roger Rabbit o alla pubblicità del Nespresso. O forse a nessuno dei due, eh. Il primo lo vidi da piccola, è passato tanto tempo, però magari proprio per questo riuscì a influenzarmi inconsciamente. La storia del caffè invece è più recente, e per di più ripetuta su un tempo tutto sommato relativamente lungo, la classicissima goccia che scava la pietra. Insomma, sia come sia, l'immagine che mi ritrovo in testa con una certa frequenza è quella del pianoforte, il pianoforte che, dal cielo, cade impietoso e imparziale in testa a qualcuno. E mi si ripresenta, 'sto pianoforte, con parecchia (mia) soddisfazione, in particolare con coloro che non siano in grado di praticarla nemmeno ai livelli minimi, l'empatia.

Lo so che, gira e rigira, finisco sempre e ripetitivamente lì, ma se non si è in grado di percepire la natura potenzialmente fragile di chi ci sta davanti, la sua vulnerabilità, allora un pianoforte in testa mi sembra una soluzione onesta. O, come alternativa meno sanguinolenta, una temporanea perdita della capacità di fonazione.
Perché a non lamentarsi, davanti a qualcuno su una sedia a rotelle, a non lamentarsi delle rampe di scale appena salite è capace, spero, chiunque. Riconoscere mancanze meno evidenti, invece, ed evitare di far pesare ciò che, a differenza di altri, si possiede, questo richiede attenzione, e impegno, ma non per questo è meno fondamentale per evitare di muoversi come panzer in un negozio di cristalli fragili. E vulnerabili.

2 commenti:

Narciso Granpiano Grandioso ha detto...

Sarà stato un caso? Di gente che "si lamenta delle scale appena salite di fronte a uno con la sedia a rotelle" io ne ho visti tanti...figuriamoci quelli che dovrebbero riconoscere qualcosa di leggermente più complesso!!! Uuuuuu quelli non li conto proprio! Piovono pianoforti anche nella mia fantasia...sempre e rigorosamente a coda.

Ginger Dalloway ha detto...

Rigorosamente. E quando cadono emettono il classico accordo da pianoforte che si schianta.
Ah, la soddisfazione...