venerdì 23 novembre 2012

La cassiera fumava al mentolo

A fare zapping tra i canali della tv mi annoio molto velocemente, un po' perché, a dispetto dell'avvento del digitale, restano comunque un numero tutto sommato limitato, un po' perché tolte le repliche di fiction di vent'anni fa (o anche di dieci anni fa, o anche cinque, o anche repliche del giorno prima, fa uguale), tolti i film ripescati da chissà quale cineteca dimenticata da Dio e dagli uomini, tolte le televendite, tolti i vari talk show proposti in diretta e in differita, e tolti infine i programmi di cucina condotti dalle persone più disparate (talvolta addirittura cuochi, pardon, chef veri o presunti), resta ben poco.
Viceversa, l'apertura di una pagina qualsiasi di wikipedia dà l'innesco a una reazione potenzialmente infinita, perché da quella pagina originaria si dipartono tantissimi altri link annidati e così se, per esempio, mi viene l'idea di controllare se Monsieur de Lapalisse si scrive proprio così, dopo 4 link son lì che mi leggo il concetto di interesse semplice e composto. La mia cultura aumenta di niente, perché in genere non trattengo, però mi incuriosisco e saltello e clicco di qua e di là. Il movente può essere di due tipi: curiosità pura e semplice e spensierata, tipica di quando sto cercando un argomento frivolo, oppure necessità dettata dal fatto che sto cercando di capire una cosa difficile che probabilmente dovrei ricordare da corsi fatti anni fa, e quella cosa difficile presuppone che si conosca a menadito un altro concetto che a propria volta richiama una teoria la quale necessita della definizione di ...
Insomma, tempo fa stavo cercando notizie sui koala. Non saprei dire se il koala fosse la partenza o se fosse piuttosto il nodo n-esimo di un albero la cui radice avrebbe potuto essere il teorema di Fermat o la ricetta del parampampoli. Fatto sta, la pagina aperta era quella del simpatico marsupiale il cui pelo profuma di eucalipto (non lo sapevo). In realtà simpatico mica tanto, perché ho scoperto che è impossibile da addomesticare, non ha confidenza con l'uomo e non può essere classificato in nessun modo come animale da compagnia. Il fatto di venire disturbato da qualche altra creatura gli crea uno stress così elevato che la legge australiana considera come reato ogni tentativo di approccio da parte di un umano. Il koala viene lasciato in pace in forza della legge.
Sono fatta per essere uno di loro.
Quindi sto pensando, per la prossima vita, di reincarnarmi in un koala, per l'appunto. L'unico problema è che questo poco socievole animaletto (poco socievole verso i suoi non simili però, va detto) sta distruggendosi da solo l'unica fonte di sostentamento: mangia solo foglie e gemme di eucalipto (lo sapevo), ma spolpa fino all'osso le piante in questione senza rimpiazzarle con dei validi sostituti (non s'è ancora avvistato un koala piantare un eucalipto).
Ma dico io, s'è mai visto sulla faccia della terra un organismo così poco poco poco sapiens da bruciarsi da solo le proprie risorse vitali?

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