lunedì 14 marzo 2016

Suonati stonati

Riusciva ad apparire arrogante già del modo di stare seduto.
Poi prese il telefono e cominciò, con un tono di voce inutilmente elevato, una lunga chiacchierata nella quale sottolineò almeno un paio di volte al proprio interlocutore la sicurezza con cui poteva esprimere un'opinione sull'argomento in questione.
Capirai, ho quarantacinque anni suonati, vorrei vedere se non...
E, sì, mi sarei volentieri alzata per avvicinarmi al suo sedile, gli avrei messo una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione e l'avrei invitato a interrompere la telefonata, solo per un minuto, una cosa veloce, giusto il tempo di spiegarmi come li aveva suonati, questi quarantacinque anni, se si trattava di quarantacinque anni suonati o stonati.
Ovviamente preferii rimanermene seduta, a guardare dal finestrino le onde che il vento disegnava sui campi lucidi di frumento verde.

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