lunedì 10 giugno 2013

Tracce

A beneficio di coloro ai quali non risultino gradite le cose malinconiche: questo post credo prenderà una deriva di quel tipo. Ci penso da alcuni giorni, da venerdì sera, per la precisione, e il sottofondo emotivo del mio rimuginare è di una malinconia azzurra, quindi è questo il terreno in cui mi muoverò.
Si tratta di un post dedicato a Zorro, che ho visto venerdì, dopo tanto tempo, assieme al Capitano e al Senatore. Forse il tempo trascorso dall'ultima volta che ci eravamo trovati non era poi così tanto, eppure mentre era lì, nonostante le risate pressoché ininterrotte, pensavo che avevo nostalgia di quando a presto significava per lo più a domani. Tuttavia non ero consapevole di stare davvero pensandoci, a questa nostalgia. La presa di coscienza effettiva è arrivata dopo, nel salire in auto con Zorro il quale, al solito, si era offerto di accompagnarmi in stazione. Sì, al solito, come tutte le volte in cui ci si era attardati a bere un aperitivo e se qualcuno non mi avesse offerto un passaggio avrei poi perso il treno, o come tutte le volte in cui ci si trovava a cena dopo il lavoro e che senso ha andare tutti in centro in auto?, facciamo una macchina sola che siamo più comodi. Al solito, nel salire nella sua auto, avevo imparato a riconoscerne l'odore, quel misto di sedili e profumatore che in certe automobili mi fa venire la nausea ancor prima di chiudere la portiera, ma in certe altre no.
Era da parecchio che non lo sentivo ed è stato, per usare un'immagine talmente abusata che presto comincerò a trovarla fastidiosa, come inzuppare un biscotto proustiano nel tè, quel profumo m'aveva invaso, isolato (...), m'aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, o, più semplicemente, mi aveva bloccato in un istante, a metà strada tra i ricordi delle volte passate e la previsione che forse non sarebbe più successo, nel desiderio folle di cristallizzare, fermare, bloccare tutto nell'istante perfetto, quello dell'impressione, impressione della completezza, della consapevolezza.
Ogni Zorro che si rispetti lascia il proprio segno.

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