martedì 8 novembre 2016

L'incrocio, la casa, la chiesa, la borsa

Se avesse avuto un'anima, in quel momento gli si sarebbe sfondata. Accartocciata. E forse ce l'aveva, una di quelle che li passano, i metal detector, senza farli suonare.
Gli si sarebbe sfondata come una scatola di cartone, vuota, sotto i colpi di uno stivale. Si sarebbe accartocciata, sotto i colpi delle parole, parole che nominavano oggetti, parole accessorie, evitate le parole che non siano essenziali, avrebbe detto, fate silenzio, avrebbe pensato, io chiuderò la bocca, e lo stomaco, così sarebbe scappato più agevolmente, o comunque sarebbe scappato, in qualche modo, per correre là da dove poi avrebbe avuto modo di scappare, solo colmate un'ultima volta il bicchiere, pieno, ma che non una goccia scivoli dal bordo, che non una goccia righi il vetro.


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