sabato 27 dicembre 2014

Chi s'è preso il cuore di George?

Il George di cui parlo non è il mio notorio amico, ma quel George Michael che nel periodo natalizio... Ma andiamo con ordine. Potrei farmi convinta che quelli natalizi non siano brutti giorni, e per certi versi credo che sia così, non lo sono, a patto di evitare tutte quelle cose che non è possibile evitare. Se riuscissi a estraniarmi da certe vetrine addobbate in modo improbabile, dai babbi natale appesi ai terrazzi, dagli oroscopi per l'anno nuovo, dalle domande di chi vuole sapere cosa faccia il prossimo per l'ultimo dell'anno... Se riuscissi a ignorare tutto questo, allora... Allora no, non sarebbe ancora abbastanza, perché resterebbero altri elementi invisibili ma penetranti: le canzoni.
Canzoni il cui scopo credo sia quello di volerci fare sentire come se fossimo dentro un film. Il George di cui sopra, come anticipavo, non è il mio amico, ma il povero George Michael, che mentre prendo i mandarini al supermercato, lamenta dagli altoparlanti l'errore di avermi dato, l'anno scorso, il proprio cuore, ma a quanto pare quest'anno sarà più avveduto e mi preferirà qualcuna migliore di me. Assieme a lui, Bobby Helms e il suo Jingle Bell rock, ne sono certa, vuole convincerci di essere tutti in una sorta di New York innevata e invasa da una calata di ciccioni in pigiama rosso.
Ma io sto solo prendendo i mandarini, e non sono Meg Ryan, e men che meno lo è la signora in pelliccia e permanente esausta (la permanente, non la signora. O forse anche lei, chissà...), intenta a valutare assieme alla figlia annoiata che liquore prendere per lo zio. Sto solo prendendo i mandarini, caro George, solo i mandarini, capisci Bobby?, non sono Meg Ryan, e dubito che spunterà Tom Hanks da dietro lo scaffale dei calzini a salvarci.

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