mercoledì 10 dicembre 2014

Lo scopo della gallina

Thelma e io, purtroppo, non riusciamo a vederci molto spesso. Il suo vero nome è, al solito, un altro rispetto a quello che adopero qui, e l'origine della scelta del soprannome si perde in un viaggetto che facemmo assieme in auto alcuni anni fa.
L'ultima volta che ci incontrammo (ultima nel senso di latest, non certo di last) fu quest'estate, in una mattina di sole in cui decidemmo di andare a passeggiare sui colli. Ricordo che le raccontai che la sera precedente avevo commesso un errore di mancata empatia con mia madre, che mi aveva confessato di sentirsi profondamente incupita perché "...a cosa servo io, adesso? Che senso ho? Prima avevo te e tua sorella da far crescere, ma adesso siete grandi..."
Era Beckett che faceva dire a uno dei suoi personaggi: tu mi hai salvato la vita, ora me la devi alleviare, ma la frase non si adattava al mio caso. E invece di cercare risposte semplici, com'era implicitamente richiesto dalla domanda, mi sono impelagata in una domanda ancora peggiore: "Ma scusa, a che ti serve, uno scopo?"
Errore. Errore da principiante. Errore che ho poi ulteriormente aggravato, perché di fronte alle proteste di mia madre secondo cui sì, certo che uno scopo serve e ci deve essere, ecco, di fronte a queste proteste, invece di cercare di mettermi nei panni di lei, mi sono infilata ancora di più nei miei chiedendole quale fosse, secondo lei, al di là del mantenimento della specie, lo scopo di una gallina che ogni mattina si svegli, razzoli e becchetti qua e là, quando cala la sera riponga la propria testolina sotto l'ala e se ne parta per un viaggio potenzialmente senza sogni, chissà, per poi riprendere il giorno successivo con la stessa solfa.
Era facile immaginare che l'effetto che avrei ottenuto su mia madre con una risposta di questo tipo sarebbe stato quello di un involontario disastro, ma io in quella sera non fui in grado di prevederlo.
Con una semplicità disarmante, Thelma mi fece notare che sarebbe stato estremamente più utile proporre come nuovo scopo il far crescere non tanto le due figlie ormai grandi, quanto quel frugoletto di nipote di cui mia madre si trova ad essere la nonna.
"Era così semplice? Sì, in effetti sarebbe stato molto semplice se... Ma perché non ci ho pensato?"
"Perché... Perché tu neghi lo scopo, dal momento che sei stufa di cercarlo"

Spero di rivederla presto, Thelma.

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