giovedì 29 giugno 2017

Chiamano pioggia

Com'era giusta, stasera, la pioggia.

La siccità, certo, e la polvere.
Le piante e i campi stremati, e i fiumi assetati, e tutto quanto fosse avido di vita la aspettava.
Alla finestra, mi sono accorta che anche io la aspettavo. E che non mi importava di chi stesse camminando con i sandali, né di chi avesse lasciato il bucato steso sul terrazzo. Non mi importava.
Doveva cadere, e doveva farlo con violenza estiva.

Cadeva, con giustizia, e le cose riprendevano vita.



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