Inizia a farsi giorno, dal finestrino.
Incurante del ciccione che russa a bocca aperta dal sedile di fronte, il giorno inizia a farsi, incurante anche degli orizzonti esasperatamente attuali che si alternano a panorami di campi fumosi e alberi sparuti che, per quel che ne sa lui, per quel che ne so io, potrebbero essere stati catapultati lì da un centinaio di anni fa.
Continuo a pensarlo, come certi ritornelli che ti si attaccano la mattina appena sveglio alla memoria e fino a sera non c'è modo di spegnerli, continuo a pensare che inizia a farsi giorno, forse dovrei concentrarmi sul come organizzare la giornata, ma i pensieri preferiscono rotolarmi giù per il pendio dell'involontarietà, e andarsene a finire in ricordi di grammatica latina, ai verbi incoativi, certe parole ti si attaccano alla memoria e non c'è modo di spegnerle, i verbi che indicano l'inizio di un'azione, cominciare a invecchiare, addormentarsi, ma qual è la linea di confine tra l'addormentarsi e il dormire, tra il cominciare a invecchiare e l'essere vecchi?, dov'è il prima, dove il dopo o il troppo tardi?
È giorno.
2 commenti:
La linea di confine la decidi te.
Da piccola mi incazzavo con me perché non mi accorgevo di addormentarmi. Certi confini si autogestiscono ;)
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