Inganno il tempo, ma cerco di non ammazzarlo, non mi è mai piaciuta l’espressione ammazzare il tempo, se c’è una cosa da non ammazzare è proprio lui. Ammazzare non è reversibile. Ingannarlo, il tempo, richiede prudente astuzia.
Gironzolo, e leggo preoccupazione nel volto delle persone in attesa dell’imbarco per Fiumicino, la leggo nel loro gettare un’occhiata furtiva e timorosa alla larghezza del ragazzo con la camicia blu che prenderà il loro stesso volo, leggo un allarmato no, dai, non vicino a me… negli occhi di tutti. Non in quelli di lui, apparentemente ignaro. Dribblo trolley, inanello gate e destinazioni, e un timore simile a quello appena visto lo leggo nei passeggeri diretti a Francoforte, o almeno in quelli di loro che si sono resi conto di quanta potenza vocale riesce a sviluppare quel bambinetto che non ne vuole sapere di starci, nel passeggino, o in braccio alla mamma, o in braccio al papà, o in aeroporto, o in aereo, o dovunque si cercherà di sistemarlo nelle prossime tre ore.
2 commenti:
Commento quasi palindromo: Manuale distruzione per distruzione da manuale!
Purché non distrugga Narciso.
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