lunedì 26 settembre 2016

In prima serata, il niente da dirci

Mi irrita essere incastrata tra l'insalata e il telegiornale, sì, mi irrita dover convivere con una tv accesa mentre sto mangiando. Non so perché lo facciamo, se per ottimizzare i tempi o per coprire il niente che rischiamo di avere da dirci.
È che a forza di sentire le peggior cose mentre ti chiedo di passarmi l'aceto, mentre mi dici che sono avanzate delle zucchine, a forza di vivere il quotidiano tenendo come sottofondo, indifferentemente, notizie tremende e gossip estivo, perdo il senso dell'ordinario, mi abituo, e io non voglio abituarmi, non voglio sfogliare giornate, mie e altrui, con annoiata noncuranza, non voglio trovarmi con pensieri scarsi e ridicoli e perbene davanti a situazioni serie, gravi, grottesche, terribili.

2 commenti:

Narciso Grandioso ha detto...

...e magari con il mezzobusto del TG che dopo aver mandato in onda l'ennesima mattanza umana in giro per il mondo dice con allegria: "Bene! Passiamo allo sport!". Grande Ginger! PS: Saluti a George.

Anonimo ha detto...

Condivido Ginger! Commento banale e scontato il mio: credo che a volte consciamente ma più spesso inconsciamente si preferisce avere del rumore attorno per evitare che nel silenzio entrino pensieri spiacevoli. Credo che via bisogno di parlare a George :-)