lunedì 15 febbraio 2016

Carciofini stock exchange

Si tratta di luoghi che non ho mai frequentato, ma visto che la Madre di Tutte le Tossi ha evidentemente e unilateralmente deciso di svernarci, credo che i miei bronchi riservino panorami e vedute affascinanti. Tant'è, essendo io stufa di questa occupazione abusiva, ho deciso di giocarmi l'artiglieria pesante, accompagnata da brevi azioni di guerriglia sciropposa. E insomma ho scoperto che le scatole degli, appunto, sciroppi sono molto più interessanti da leggere delle confezioni dei corn flakes o dei barattoli di shampoo (con questo non sto suggerendo alcuna sostituzione, quindi declino ogni responsabilità nei confronti di coloro che decideranno di lavarsi i capelli con uno sciroppo). Per esempio stamattina ne ho cominciato uno che annovera tra i propri ingredienti l'aroma lampone, l'aroma crème caramel e l'aroma cherry brandy. Tuttinsiemeappassionatamente. Ora. Sordida perversione, non saprei come etichettare altrimenti la decisione di mescolare tre aromi del genere. Ma vabbè. Quest'altro che invece ho finito ieri sera di tracannarmi ha un atteggiamento un po' più saputello, e mi spiega che la N-acetilcisteina rilascia per deacetilazione la cisteina, un aminoacido fondamentale per la sintesi del glutatione. Cosa che a me fa estremamente piacere, ci mancherebbe, non sia mai che tale sforzo vada sprecato invano. Sennonché io non ho la più pallida idea di cosa faccia il glutatione, e allora mi ritrovo a zompettare tra una pagina di wikipedia e l'altra solo per non sentirmi in difetto rispetto alla scatola di un barattolo.
Barattolo il cui acquisito è stato pure fonte di pensieri.
Trovavomi al supermercato, decisa a sfruttare la comodità della farmacia interna, così da evitarmi un'ulteriore e umida dose di pioggia. Una fanciullesca e baldanzosa speranza mi convinse a dirigermi verso il banco dietro al quale una morbida signora sugli apparenti cinquant'anni e dai vaporosi capelli biondi si sarebbe senza'altro prodigata a servirmi con la dovuta solerzia.

Buonasera
(Senza staccare gli occhi dal monitor del PC) ...incredibile.
(Penso, un po' interdetta: No, mi creda, è solo un saluto. Sa, quei convenevoli di circostanza...)
Incredibile.
(Penso, mentre la mia interdizione si fa un pochino più insistente: Ne prendo atto. E non so se rammaricarmi o felicitarmi per l'episodio potentemente inverosimile evidentemente occorso. Vogliamo però prenderlo come scusa di comodo per porre fine all'inevitabile scorrere degli eventi?)


Finalmente sposta lo sguardo ed entro a far parte del suo campo visivo cosciente.
Mi chiede cosa stia cercando, le spiego, mi propone un paio di prodotti, breve richiesta di chiarimenti, occhei, prendo questo, ottimo, sì, mica come quell'altro, eh beh. Evidentemente però ci teneva tantissimo a spiegarmi cosa fosse incredibile, perché approfittando del tempo necessario per recuperare il lettore per il bancomat, guardandomi con occhi sconsolati, ma che tradivano un fondo di desiderio di vendetta, cominciò a raccontarmi che

È successo che un sacco di integratori, vitamine, sì insomma prodotti che costano anche più di 10 euro, siano stati venduti a 35 centesimi a causa di un errore nella lettura del codice. Beh, così imparano, tutti questi tecnici che stanno lì a fare i lettori dei codici.

Ammetto che non riuscivo a trovare una giustificazione per tanta acrimonia nei confronti di quei poveretti che...

Ma lo sai (aveva già preso a darmi del tu, ancora un po' e saremmo diventate migliori amiche) come venivano letti, alle casse? (Pausa a effetto...) Come carciofini!

Presa da un nuovo accesso di tosse, mi limitai a risponderle con fare preoccupato che le prossime statistiche sulla vendita dei carciofini vedranno un'erronea impennata.
E se il prezzo era di 35 centesimi, bisognerà trovare un'alternativa al caro vecchio Signora mia, ha visto a quanto stanno i carciofi oggigiorno?

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