martedì 12 gennaio 2016

Il mio amico George (23)

"Sai", mi apostrofò domenica sera, davanti alla seconda rossa media, "è sul futuro remoto che mi incaglio. Mi manca l'immaginazione. A me. Non riesco, ci crederesti?, non mi riesce di immaginare niente di preferibile"

Dormi, che è meglio

"Sai quello strato di assuefazione che si forma sulla mente e sugli argomenti di certe persone, quelle alle quali ti avvicineresti per togliere loro la polvere dal volto... È simile a una cappa, come il silenzio che grava sopra a un'osservazione fatta a sproposito"

Dormi, che è meglio 

"Un oblio così profondo da raggiungere il mutamento"

Dormi, che è meglio così

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