mercoledì 19 agosto 2015

Acciaio e simboli

Ieri sera, in macchina con IlTronista, ci si confrontava parlando dei cambiamenti frutto di decisioni apparentemente insignificanti, dettate dal momento. Succede però che, come un uragano scoppiato a New York, queste decisioni piccole facciano smettere a una farfalla, a Roma, di sbattere le ali.
Una modifica genera ulteriori modifiche, in una realtà altra le cose probabilmente potrebbero andare diversamente, ma qui so che è necessario cambiare, per essere abbastanza sicuri di stare vivendo.

Non è raro trovarsi a dover chiudere un capitolo, anche se può trattarsi di un'operazione lunga, strascicata, impegnativa. E, per quel che mi riguarda, solo quando sono certa che sia avvenuta, solo allora mi capita di aver bisogno di un simbolo, per concretizzare il tutto.
Un simbolo è anche un buco nel sopracciglio, che sarà mai, non può fare così male.
Balle. Fa male. Ma è dolore fisico, di quelli che quando finiscono, si dimenticano.

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